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LA FONDAZIONE SOSTIENE “FRS SPORTING UNITED”: il Calcio come “leva sociale”

Data: 17 Luglio 2018

Il Calcio, così carico di elementi simbolici immediatamente condivisibili tra le persone e così interno alla cultura del nostro paese, rappresenta un potente passe-partout, una “lingua” comprensibile a tutte e a tutti, ovunque, in grado di parlare alla testa e al cuore, di radicare in profondità valori e sentimenti, in quanto capace di abbattere barriere fisiche, linguistiche e culturali per innescare processi di riscatto sociale, divenendo esperienza di uguaglianza, laboratorio di integrazione e partecipazione collettiva. In tale contesto, a partire dal 2013 Fondazione Roma Solidale valorizza il potenziale insito nella pratica sportiva e in particolare nel Calcio, spendendolo nell’accelerazione di azioni innovative concepite quali complemento e completamento della fase di attivazione e piena inclusione dei cittadine e delle cittadine più vulnerabili, con particolare riferimento ai migranti. Nello specifico, per il tramite dell’accordo con la cooperativa sociale Eureka Primo, Roma Solidale ha posto al centro la questione di ciò che assicura una reale partecipazione dei migranti alla vita culturale e sociale di una comunità allargata, sostenendo l’esperienza sportiva rappresentata dall’FRS Sporting United, compagine calcistica composta principalmente da rifugiati e migranti, ma anche da italiani, nell’ottica dell’intercultura e quale simbolo di accoglienza e meticciato. Multiculturale e transculturale, lo Sporting United mette insieme atleti provenienti dai paesi dell’Africa, del Medio-Oriente e dell’Est europeo, uniti dalla passione per lo sport. Impegnati in regolari occupazioni lavorative, ancorché spesso precarie, di giorno (ma anche nei turni di notte), i nostri si ritrovano puntuali per lo spazio e il tempo della gara.