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Codice etico

Preambolo Art. 1 (Missione) 1. La Fondazione Roma Solidale Onlus (a seguire: Fondazione) è costituita nel febbraio 2011 per volontà di Roma Capitale e BNL Bnp Paris Paribas, sulla base dell’esperienza della Fondazione “Dopo di Noi”, promossa dal Consiglio Comunale di Roma nel 2005. 2. Come propria missione, la Fondazione concorre al bene comune della comunità locale, sostenendo l’inclusione sociale e il miglioramento della qualità della vita di soggetti e gruppi sociali vulnerabili. 3. A tal fine, la Fondazione opera attraverso il sostegno e la promozione di progetti, la costruzione di reti, la sollecitazione di risorse e lo sviluppo di ricerca scientifica. Art. 2 (Principi fondamentali) 1. La Fondazione basa il proprio operato sulla considerazione della persona umana come unica, irripetibile e dotata di valore intrinseco. Le azioni e i progetti implementati rispettano e rendono manifesto tale assunto. 2. Conformemente a tale principio, la Fondazione concepisce la società come costellazione di soggettività, culture e interessi. 3. Le azioni e i progetti avanzati dalla Fondazione favoriscono la valorizzazione delle persone, dei gruppi e delle culture locali in un’ottica di autonomia e di sussidiarietà. Art. 3 (Codice Etico) 1. Il Codice Etico condensa i riferimenti valoriali che sorreggono l’operato della Fondazione e costituisce uno strumento per orientare le azioni di quanti operano in nome e per conto di essa (esponenti, dipendenti e collaboratori, anche occasionali). Ogni progetto, attività, comportamento operato nel contesto delle azioni della Fondazione sarà disciplinato sulla base dei principi e delle norme indicate nel presente documento. 2. Il Codice Etico si pone come guida per le azioni poste in essere all’interno del contesto fondazionale e contemporaneamente rappresenta uno strumento di responsabilità sociale verso l’esterno. Partner, stakeholder, destinatari delle azioni e ogni soggetto esterno che entri a contatto con la Fondazione sono in grado di conoscere i principi che ispirano l’operato della Fondazione e gli impegni che essa prioritariamente assume. Art 4 (Principi generali) La Fondazione orienta il proprio agire alla luce dei seguenti principi generali:

  • rispetto della dignità e dei diritti della persona;
  • integrità e onestà nei comportamenti;
  • cooperazione leale con altri soggetti in grado di operare nel perseguimento della missione della Fondazione;
  • ascolto attivo dell’altro, sia esso una figura interna alla Fondazione (amministratore, dipendente, collaboratore), sia esso un interlocutore esterno (partner, stakeholder, destinatario delle azioni);
  • sussidiarietà e valorizzazione delle autonomie sociali;
  • qualità, efficacia e sostenibilità delle azioni e capacità di creare impatti sulla comunità di riferimento;
  • professionalità e libero riferimento al sapere scientifico nelle attività di progettazione e nell’espletamento delle mansioni di ufficio;
  • trasparenza nei processi di acquisizione di risorse, di governance interna e di relazioni verso l’esterno;
  • salvaguardia e tutela dell’ambiente.
Parte 1 – Linee guida e norme di comportamento Art. 5 (Dignità della persona) 1. Ogni relazione intessuta dalla Fondazione è improntata alla considerazione dell’altro come un valore, dotato di identità autonoma e di proprie capacità e perciò meritevole di rispetto, attenzione e comprensione. 2. Per nessuna ragione e in relazione ad alcun criterio (biomedico, di genere, antropologico, etnico, culturale, religioso, ideologico, sociale, relativo alle inclinazioni sessuali o agli orientamenti politici) verranno operate discriminazioni pregiudiziali nei confronti di persone, gruppi o categorie sociali. 3. Particolare attenzione viene posta alla tutela delle specificità dei portatori di handicap e alle loro esigenze psicologiche o tecnico-strumentali. Art. 6 (Valorizzazione e tutela della persona) 1. La Fondazione ripudia ogni forma di sfruttamento del lavoro e favorisce il riconoscimento e la valorizzazione delle potenzialità di ogni essere umano. 2. Nelle relazioni con organizzazioni esterne – in special modo nell’instaurazione di partnership e nell’avvio di rapporti di fornitura di beni o servizi – la Fondazione terrà conto di tale principio come elemento ineludibile. 3. La Fondazione cura la salubrità degli ambienti di lavoro e adotta mezzi, anche preventivi, a tutela della salute e dell’integrità di quanti vi operano. Art. 7 (Molestie sessuali) La Fondazione considera le molestie sessuali come lesive della dignità personale. Non sono tollerati fastidi, offese o molestie di alcun genere, qualsiasi siano i soggetti implicati, gli orientamenti sessuali e le forme dell’offesa. Art. 8 (Rispetto della legge) Ogni azione, progetto e comportamento promosso da esponenti, dipendenti e collaboratori della Fondazione nello svolgimento delle proprie funzioni è orientato al rispetto delle leggi, delle norme e dei regolamenti applicabili. Art. 9 (Rettitudine, moralità e decoro) 1. Gli esponenti, i dipendenti e i collaboratori della Fondazione, nell’esercizio delle proprie funzioni, assumono comportamenti e atteggiamenti ispirati a principi di rettitudine, moralità e decoro. 2. Ogni intervento di comunicazione operato dalla Fondazione e da sue eventuali emanazioni è ispirato ai suddetti principi. Gli organi preposti vigilano affinché l’immagine pubblica della Fondazione non sia accostata a soggetti, situazioni o contesti divergenti dai principi sopra richiamati. Art. 10 (Collaborazione) 1. La Fondazione crede nel valore della collaborazione tra individui e tra organizzazioni. Il confronto e lo scambio di opinioni ed esperienze e la condivisione di obiettivi, strategie e risorse – intellettuali, materiali, di tempo e di spazi – costituiscono un elemento che valorizza e rafforza il patrimonio di conoscenze e l’azione progettuale. 2. La Fondazione – pur conservando piena autonomia e indipendenza – realizza intese e accordi con persone e organizzazioni, anche estere, e promuove la costituzione di reti, accordi, protocolli tra enti specialmente operanti nel campo delle vulnerabilità sociali. La Fondazione orienta tali relazioni sulla base dei principi di lealtà, correttezza e trasparenza. Art. 11 (Ascolto attivo) 1. La Fondazione crede nel valore dell’ascolto dell’altro come testimonianza di rispetto dell’altrui dignità e come prassi di arricchimento del proprio patrimonio di conoscenze, competenze e abilità. Nella convinzione dell’unicità di ogni esperienza e del valore dell’identità individuale, gli esponenti, i dipendenti e i collaboratori della Fondazione prestano attenzione ai vissuti e ai bisogni delle persone con cui interagiscono. 2. La pratica dell’ascolto attivo rappresenta una risorsa per tutta l’organizzazione, che si dota – anche grazie alle tecnologie informatiche – di strumenti per la rilevazione del feedback e per l’interazione attiva con stakeholder e cittadini. Art. 12 (Valorizzazione delle capacità) 1. Le azioni e i progetti attuati dalla Fondazione tendono a valorizzare le capacità e le risorse degli attori sociali singoli e collettivi. La Fondazione concepisce gli interventi e i progetti come elementi in grado di di favorire la centralità delle diverse soggettività e di attivare il capitale sociale dei territori, delle organizzazioni e degli individui. 2. La Fondazione considera gli interventi nei confronti delle persone fragili in una prospettiva di welfare sussidiario, in grado di attivare le risorse dei territori e di valorizzarne le specificità. 3. La Fondazione cura la sostenibilità economica dei progetti e favorisce l’autonomia economica e decisionale di persone e organizzazioni. 4. La Fondazione non è interessata a interventi sociali di natura prettamente assistenziale, che passivizzano i destinatari e non stimolano le eterogenee risorse locali. Art. 13 (Qualità ed efficacia) Le azioni, gli interventi e i progetti attuati dalla Fondazione sono finalizzati all’accrescimento del bene comune e sono ispirati a una logica di qualità di prodotto e di processo e miglioramento continuo. Ogni fase di lavoro è programmata e monitorata tenendo conto di adeguate best practice di riferimento. Art. 14 (Valutazione della qualità) 1. Al fine di misurare la qualità, l’efficienza e l’efficacia di ogni programma, progetto e intervento, la Fondazione si dota di specifici strumenti di monitoraggio e valutazione. 2. La Fondazione riconosce il valore della valutazione espressa da soggetti terzi dotati di particolari qualificazioni. 3. Programmi, progetti e interventi promossi dalla Fondazione prevedono momenti di revisione congiunta tra coordinatori, operatori e partner e individuano occasioni di confronto con i destinatari delle azioni. La Fondazione considera ogni costruttivo suggerimento come elemento utile per la valutazione di qualità. Art. 15 (Professionalità) 1. La Fondazione riconosce il valore della conoscenza e della competenza professionale e ne favorisce l’accrescimento in ogni contesto. Strategie, azioni e progetti sono improntati alla luce di adeguate teorie di riferimento che ne motivano l’adozione e ne supportano lo sviluppo. La Fondazione promuove la ricerca scientifica e l’avanzamento del sapere negli ambiti che le sono propri. 2. La Fondazione ricorre al sapere di persone e organizzazioni scientificamente autorevoli nella programmazione e nello sviluppo delle proprie attività. 3. La Fondazione incoraggia i propri dipendenti e collaboratori a un aggiornamento continuo e promuove occasioni di confronto sui temi connessi alla propria missione. La Fondazione organizza eventi formativi finalizzati al miglioramento delle loro conoscenze, competenze e abilità. Particolare cura viene riservata all’aggiornamento normativo. Art. 16 (Competenza professionale) 1. Ogni comportamento e azione di esponenti, dipendenti e collaboratori della Fondazione nell’ambito delle proprie funzioni è informato ai principi e ai contenuti della professione di riferimento. 2. Con lo scopo di accrescere i livelli della qualità del lavoro e di sostenere la motivazione di dipendenti e collaboratori, la Fondazione adotta, a vari livelli e con diverse metodologie, pratiche di misurazione della qualità del lavoro individuale. Art. 17 (Trasparenza) 1. In ragione del contesto pubblico della propria missione, la Fondazione concepisce il proprio operato come aperto e trasparente. Fatte salve le prerogative relative alla riservatezza personale e alla tutela della proprietà intellettuale previste dalla normativa, la Fondazione assume un atteggiamento di disponibilità all’accesso alle informazioni dall’esterno. 2. I fondamentali documenti che regolano l’assetto istituzionale e la governance, le linee strategiche, i programmi, i progetti e le azioni sono adeguatamente descritti negli strumenti di comunicazione istituzionale. Tali strumenti riportano gli obiettivi specifici intrapresi e la natura e le finalità delle partnership. 3. Il bilancio consuntivo annuale è pubblicato sul sito internet della Fondazione. Art. 18 (Rispetto e salvaguardia dell’ambiente) 1. Nella visione della Fondazione, il perseguimento del bene comune e della qualità della vita della comunità locale è inestricabilmente connesso alla qualità e alla sostenibilità ambientale. Pertanto, la Fondazione – in ogni propria attività – persegue e tutela il rispetto dell’ambiente. 2. L’individuazione delle strategie, la progettazione delle azioni e lo svolgimento delle attività quotidiane – in special modo le pratiche di acquisizione e controllo delle risorse e la gestione dei rifiuti – sono informate al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. 3. La Fondazione vigila sul rispetto della normativa in materia di tutela ambientale negli ambiti che le sono propri e promuove azioni di sensibilizzazione nei confronti dei propri dipendenti, collaboratori e stakeholder. Parte 2. Adozione del Codice Etico, comunicazione e controllo Art. 19 (Approvazione e adozione del Codice Etico) Il presente Codice Etico viene adottato a seguito dell’approvazione dell’Assemblea dei Soci. Art. 20 (Applicazione, monitoraggio e controllo) 1. Il presente Codice ha carattere prescrittivo e si riflette nella definizione delle strategie e nella programmazione delle attività. La selezione del personale, la politica di relazioni esterne e la scelta dei fornitori sono influenzate dalle indicazioni ivi contenute. 2. Gli organi della Fondazione prestano attenzione al rispetto degli assunti ivi indicati e adottano adeguati strumenti di vigilanza. Nel caso di manifeste contravvenzioni ai principi e alle linee di comportamento prescritte, la Fondazione, per mezzo degli organi di governance previsti dallo Statuto, assume provvedimenti sanzionatori. 3. E’ facoltà degli organi amministrativi implementare regolamenti e documenti operativi finalizzati all’applicazione del Codice Etico. Art. 21 (Comunicazione) Il Codice Etico viene reso pubblico attraverso gli strumenti di comunicazione istituzionale adottati dalla Fondazione e viene consegnato ai dipendenti, collaboratori, partner e fornitori. Art. 22 (Revisione) Ogni due anni un’apposita Commissione nominata dall’Assemblea dei Soci sottopone a revisione il Codice Etico e suggerisce eventuali modifiche e integrazioni.