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Iperconnessi: al via la campagna di comunicazione social

Data: 9 Ottobre 2020

Prende il via oggi, sulla pagina facebook della fondazione, la campagna di comunicazione social del progetto “Iperconnessi – Azioni di sensibilizzazione nei contesti scolastici sul tema della Dipendenza da Smartphone e Social media”, con l’obiettivo di diffondere a livello cittadino informazioni corrette e concretamente utili a beneficio dei giovani, delle famiglie e del corpo docenti, in merito alle nuove condotte e agli stili di vita emergenti che stanno caratterizzando le nuove generazioni, con un focus sull’utilizzo di smartphone e social media nella fascia d’età 10-14 anni.

La campagna nasce allo scopo di provare, da un lato, a comprendere meglio il fenomeno crescente delle dipendenze da smartphone e, dall’altro, a promuovere un utilizzo maggiormente consapevole degli strumenti tecnologici presso le nuove generazioni.

Se infatti una volta il cellulare serviva ad effettuare telefonate e inviare messaggi, oggi consente di fare molte più cose e viene utilizzato in tante circostanze diverse nell’arco della giornata. Le tante funzionalità, allora, lo rendono uno strumento quasi indispensabile e utilizzabile ovunque. In tale scenario (compiuto e ormai definitivo), i bambini e le bambine crescono in un contesto dove la presenza dello smartphone appare “perfettamente naturale” e, nel corso della loro crescita, anche il rapporto psico-emotivo con lo strumento (al di là della sua utilità pratica) finisce per svilupparsi e strutturarsi su piani molteplici e diversificati.

Le dipendenze da smartphone e da social media raggiungono in adolescenza livelli allarmanti, connotandosi nella forma di vere e proprie nuove patologie (dalla nomofobia e la ringxiety, fino al phubbing), ma si mostrano con preoccupante evidenza già ad età precedenti, nelle bambine e nei bambini frequentanti le scuole secondarie di primo grado e, addirittura, le scuole primarie.

È a partire da tali considerazioni, ed in un’ottica preventiva, che l’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità solidale, il Dipartimento Politiche Sociali – Direzione Benessere e Salute e la Fondazione Roma Solidale, in partenariato con l’Ordine degli Psicologi del Lazio e con la collaborazione di Idego Psicologia digitale, hanno posto le basi per un intervento sperimentale finalizzato a coinvolgere ragazzi e bambini degli istituti scolastici primari (con particolare riferimento al 4° e al 5° anno) e secondari di I grado del territorio romano, mediante azioni di approfondimento, attivazione e sensibilizzazione.

Negli ultimi mesi dello scorso anno scolastico sono state avviate alcune prime attività di esplorazione del fenomeno, finalizzate a descrivere con maggiore precisione il campo di analisi, in vista dell’implementazione delle attività di sensibilizzazione in programma a partire dall’anno scolastico 2020 – 2021: ovviamente, con l’inizio dell’emergenza da COVID-19, si è evidenziata la necessità di rimodulare, ed in parte riformulare, la fase iniziale di esplorazione tematica, al fine di rendere il progetto capace di cogliere plasticamente la complessità che stiamo vivendo tutti, adulti e ragazzi, in questo preciso momento storico, calando il fenomeno delle iperconnessioni nel contesto del lockdown e della successiva Fase 2 di convivenza con il virus. Nella fase attuale si sta infatti assistendo ad almeno due fenomeni il cui impatto sarà certamente interessante approfondire:

a)      per alcuni, un cambiamento radicale nell’utilizzo degli smartphone e dei socialmedia, determinato da quell’esperienza potente che nel bene e nel male ha rappresentato la didattica a distanza, e più in generale dalla necessità di supplire al contatto autentico/fisico con i propri amici/amiche, con il rischio di un incremento ulteriore dell’iperconnettività;

b)     per altri, l’irruzione delle nuove tecnologie in una quotidianità che fino a qualche mese fa ne aveva fatto a meno.

In questo quadro, proprio nel momento delicato che stiamo vivendo, con il ritorno a scuola dei ragazzi e delle ragazze, assume importanza rilevante coinvolgere le Istituzioni scolastiche e gli studenti per provare a far emergere percezioni, vissuti e nel caso anche disagi, legati al ruolo ormai assunto dalle nuove tecnologie nella vita di bambini e ragazzi.